Al giorno d’oggi, non c’è attività che non faccia uso del web-marketing per aumentare la propria clientela. In effetti, non esistere online a volte significa non esistere in generale, specialmente a livello lavorativo.
D’altronde, ormai, i social media e i siti online sono la prima fonte di informazione a cui le persone si affidano per accertarsi che il professionista di cui hanno bisogno sia degno della loro fiducia.
Tuttavia, c’è una fascia di professionisti che non è del tutto convinta che promuovere il proprio lavoro o farsi pubblicità tramite il web marketing sia la cosa più giusta da fare, per via del lavoro strettamente legato al benessere della persona: parliamo degli psicologi.
Dopotutto, mandare avanti la propria attività è diritto di tutti, ed è soprattutto necessario – sia per i potenziali pazienti che per il professionista – che anche psicologi e psicoterapeuti trovino i giusti modi per far conoscere il proprio studio al di fuori del passa parola dei clienti già acquisiti.
E in questo periodo storico, le persone necessitano di questo tipo di assistenza più che mai.
Ma allora, come iniziare a promuoversi online? Qual è il primo step per creare la propria identità digitale?
Beh, prima di tutto è necessario avere una strategia, e far sì di poter essere facilmente riconosciuti dai motori di ricerca. Ma per fare questo, c’è prima bisogno di creare un sito web che contenga tutte le informazioni dell’esperto; nome e cognome, titoli di studio e specializzazioni – quindi anche in che tipo di eventuali patologie è specializzato – come può essere d’aiuto al paziente, e così via.
Ora, per far sì che il sito spunti più facilmente negli annunci, è utile avere un blog (aziendale o non) interno al sito, dove poter postare articoli, curiosità e informazioni utili che rendano più semplice trovare il sito dello psicologo, proprio grazie alla numerosa quantità di contenuti.
Infatti, è proprio qui che entrano in gioco le vostre informazioni personali e le proprie specializzazioni: prima di tutto, per far capire al pubblico le vostre competenze, e secondo poi per poter rientrare nelle ricerche sul web più facilmente tramite le parole chiave che la persona potrebbe inserire su google, es. ansia, stress, depressione, attacchi di panico, ADHD, e così via.
Oltre al sito, è possibile poi estendersi e collegare il proprio sito web ai social media più conosciuti, come Instagram, Facebook, Twitter, dove è possibile essere trovati dalla maggioranza delle persone e dove i post possono variare strutturalmente.
Detto questo, starete sicuramente pensando che la vicenda è più semplice a dirsi che a farsi, specialmente se non si hanno le giuste competenze per poter utilizzare al meglio i tools, o se non si ha il tempo materiale per creare e gestire la propria identità digitale.
Per fortuna, come vedremo nel prossimo paragrafo, esistono professionisti del settore (se vuoi puoi contattarci senza impegno alla pagina dei contatti :https://www.emanuelesocialmediamanager.com/contatti/ ) pronti a svolgere questo tipo di lavoro, e che sanno perfettamente come gestire al meglio il vostro nuovo sito per far sì che tenga testa alla competitività del web-marketing.
Web marketing per psicologi: non una spesa ma un investimento
Ora che abbiamo affermato l’importanza della presenza degli psicologi nel web-marketing, bisogna capire come proseguire.
Ovviamente, come per qualsiasi altro lavoro, assumere qualcuno che gestisca il proprio sito ha un costo; ma è bene entrare da subito nel mindset che si tratta di un investimento, e non di una spesa a vuoto, e il perché è piuttosto chiaro: un buon sito attira l’attenzione di potenziali nuovi pazienti, ed avere nuovi pazienti significa aumentare il proprio guadagno e quindi coprire il costo del precedente investimento.
Il prezzo per usufruire di questo servizio generalmente varia a seconda della propria necessità:
- se si necessita di qualcuno che sia in grado di sviluppare il sito ma lo si vuole gestire in privato;
- se si ha bisogno sia della creazione che della gestione del sito e del blog;
- se il sito lo si ha, ma non si ha il tempo per poterlo gestire;
- se c’è solo bisogno di un restyling (e a seconda del numero di pagine sulle quali il professionista deve lavorare e della grafica);
- se si decide di intraprendere un corso di web-marketing per psicologi, così da poter acquisire le competenze necessarie per imparare ad utilizzare gli strumenti e lavorare in autonomia.
Insomma, qualunque sia la tua esigenza, è possibile effettuare un colloquio e richiedere un preventivo per capire se si tratta di un investimento di cadenza annuale o di una singola volta e decidere che tipo di percorso intraprendere.
Come può promuoversi uno psicologo digitale?
Come già detto, per promuovere al meglio il proprio studio è necessario avere delle strategie. Che tipo di strategie? Sicuramente è una buona idea iniziare a svolgere attività o organizzare eventi che possano permetterti di entrare in diretto contatto con il pubblico. Vediamone alcune:
- Tra queste c’è il precedentemente menzionato blog, per postare articoli e contenuti di psicologia anche a seconda degli interessi di coloro che seguono il sito web;
- Creare post interessanti su argomenti di psicologia sui social media principali;
- Se il pubblico è abbastanza numeroso, si può procedere con le famose live streams, ovvero dirette video per interagire direttamente con le persone e rispondere a qualche domanda;
- Simile alla live stream è offrire incontri in gruppo o privati per un primo approccio e spiegazione generale dei propri metodi;
- e ancora, creare video o reel a scopo informativo (da poter postare su Youtube o Facebook o Tik Tok), per farsi conoscere e istruire chi è interessato ad intraprendere un percorso di terapia.
Insomma, le tattiche per creare e sponsorizzare il proprio sito nel web-marketing sono numerose, basta soltanto trovare attività che rispecchino al meglio la vostra personalità professionale.
Perché è importante farsi trovare dall’utente
Farsi trovare dall’utente è estremamente importante per lo psicologo perché, come ogni ente sanitario, sono i pazienti a cercare il terapeuta, e non il contrario.
Per di più, viviamo in un periodo storico nel quale il pubblico, specialmente i giovani, preferiscono di gran lunga una chat che una chiamata, e vengono molto influenzati dall’aspetto, dalla gestione e dai contenuti dei post che la ricerca sul web propone.
È quindi corretto dire che se il pubblico apprezza lo stato estetico e informativo del sito, si è già nella lista di persone con cui poter programmare un primo incontro, che sia online (magari tramite webinar o zoom) o in presenza.
Per non parlare del fatto che durante la pandemia, la richiesta di consulenza psicologica è aumentata, e di conseguenza la competitività nel settore; è perciò importante che lo psicologo analizzi chiaramente la competizione e abbia un’identità digitale che possa dimostrare di essere il professionista che fa al caso di un potenziale paziente alla ricerca di uno psicologo sul web.
Prettamente di livello burocratico e per svolgere il tutto nel modo più trasparente possibile, è necessario assicurarsi di gestire la propria identità online nel modo più sicuro, seguendo le linee guida sulla pubblicità per gli psicologi (nello specifico l’art.39 e l’art.40), che, in sostanza, dichiarano cosa e come i terapeuti possono promuoversi senza inceppare in disguidi di apprioccio del paziente.
In conclusione
Per concludere, questo articolo riassume una buona parte di che cosa significa entrare a far parte del mondo del web-marketing e dei benefici che tale scelta può comportare sia per lo psicologo che decide di aumentare la propria visibilità, sia per i pazienti, così da semplificare il primo passo nell’intrapresa di un percorso di per sé fin troppo ricco di pregiudizi, ma necessario per tutti almeno uno volta nel corso della propria vita.