I Social Network nella Piccola e Media impresa. Che dramma… Si perché quando parliamo di Social Network non parliamo solo di Facebook, in realtà ci dovremmo riferire ad ogni luogo del Web dove le persone possono condividere contenuti, commentare e confrontarsi su argomenti disparati.
La tendenza però quando si parla di aziende e PMI, è quella di pensare che basti stare su Facebook e mettere qualche post di tanto in tanto, possibilmente fatto dal cugino del cognato dell’amico dello Zio a costo Zero e ritorno Zero aggiungo io, per essere a posto con il Social Media Marketing.
Perciò ho deciso di scrivere questo post per raccontarvi quanto sia lontana la verità da queste ultime affermazioni.
Facebook non basta! Il ragionamento che si basa sul basta esserci, pubblicare qualcosa di tanto in tanto è da eliminare fin da subito dalla testa. La Domanda che una azienda innanzitutto dovrebbe porsi quando si affaccia al Social Media Marketing è un altra: Chi sono io? Che cosa voglio? A quali e che tipo di cliente mi rivolgo? Cosa usano i miei consumatori? Con quale linguaggio mi rivolgo a loro?
E qui già parte una prima distinzione importante, chiarire se ci si rivolge ad un consumatore finale B2C o ad altre aziende B2B.
Facebook ad esempio è l’ideale per parlare con il consumatore finale, gli utenti infatti lo usano più volte al giorno e parliamo di circa 1,3 miliardi di utenti ed è quindi perfetto per parlare con le persone. Anche se va detto che inizia a funzionare bene pure nel B2B.
Per le aziende, invece, esiste Linkedin che invece è targettizzato per la condivisione di news aziendali, argomenti dedicati al mondo del Business e legati principalmente a quello che fa l’azienda e ai trend della propria nicchia di riferimento.
Se invece siete una PMI che si occupa però di prodotti artigianali, piuttosto che di prodotti dedicati al consumatore finale, una bacheca su Pinterest non dovrebbe mai mancare. Non conta ancora i numeri di Facebook, ma ad usarlo saranno esattamente i Vostri consumatori, che vi troveranno con estrema facilità e in più a dirla tutta funziona benissimo per creare link Building. Cioè aprendo l’immagine sulla nostra bacheca verremo immediatamente reindirizzati al nostro sito internet. Vi pare poco?
Passiamo poi ad un altro punto cruciale cioè il quanto postare e come postare a seconda del social utilizzato. Non è infatti questa una decisione che possiamo lasciare al caso o come detto prima al cugino dello zio del nonno del cognato del mio amico che smanetta una cifra su Facebook! Bisogna piuttosto avere un piano social a lungo termine e definire in anticipo un calendario editoriale in cui definire strategicamente cosa dire, quando dirlo e perché. Il Taglio del post cambia a seconda della piattaforma scelta. Ci si focalizza su una tematica, si sceglie con che linguaggio dirlo e come. Insomma si definisce un vero e proprio piano di Marketing. Conta poi senza alcun dubbio non tanto la QUANTITA’ ma la QUALITA’ dei post, non serve farne tanti al giorno, ne basta uno al giorno o anche meno ma costanti e che abbiano un contenuto valido. Ci vuole poi tempo, costanza e una continua attenzione anche a quello che succede dopo aver postato una notizia, uno degli errori più comuni infatti è anche questo, far partire un post automaticamente e lasciarlo li in balia delle onde, senza tenere conto di quello che può succedere. Rispondere a commenti ad esempio o fare attenzione alla community, gestire i casi di crisi e così via. Il customer care… avete presente?!
I social network favoriscono incredibilmente le vendite se gestiti correttamente e il motivo è molto semplice, il passaparola! E il trucco è uno, quello di curare i contenuti, fare in modo che siano utili ed interessanti, che coinvolgano ed ispirino l’utente e sono uno strumento di marketing relativamente a basso costo rispetto soprattutto ai media tradizionali, stando ai rapporti del Censis oggi il 60% degli italiani è su Facebook e questo significa che parlare di pubblicità sui tradizionali mezzi di comunicazione tralasciando i social è un errore madornale che bisogna superare in fretta. A proposito, quando avete deciso di fare una pubblicità su un cartellone pubblicitario, in radio o in tv quanto vi è costata? Siete sicuri di aver raggiunto il target voluto? E soprattutto l’avete fatta fare al cugino del cognato dello zio di vostra moglie che tanto smanetta sui cartelloni pubblicitari?! Invece udite udite con i social network possiamo raggiungere esattamente il nostro target, le persone interessate proprio a quello che facciamo, ma tutto questo ha bisogno dietro di professionalità specifiche e che nulla sia lasciato al caso.
Ed è qui che vorrei porre la maggiore attenzione: Quante volte mi sono sentito dire da un “imprenditore” o pseudo tale posso farlo da solo che ci vuole?! O lo posso far fare sempre a quel famoso CUGINO! Ecco, non è proprio così. C’è bisogno di qualcuno che sappia esattamente cosa sta facendo. Sappia scegliere tra Facebook ed Instagram. Sappia che tono usare mentre condivide i vostri contenuti. Sappia che mettere mille Hashtag sia sull’uno che sull’altro non è la strategia corretta. Vi svelo un segreto: Mettere Hashtag su Facebook non serve a niente!!
Insomma diciamo che chiedere a dei professionisti di aiutarvi con la strategia di Social Media Marketing non è una brutta idea. E credo che se avete letto bene questo breve articolo e gli avete prestato la giusta attenzione, ora sapete anche il perché.
Emanuele Ruggiero