Si è proprio così, Il Social Media Marketing si fa almeno in due, se non di più.
E’ vero, lì fuori è pieno di Social Media Fuffaroli!
Così come ci sono tantissime web agency che si improvvisano specializzate in Facebook ADS e tante agenzie di comunicazione che dal giorno alla notte diventano “esperte in campagne Facebook”.
Vista poi la crescente richiesta di mercato per queste figure è purtroppo un fenomeno con cui ci scontreremo sempre di più nostro malgrado.
Ma se non fosse sempre colpa del Fuffa Social Media Manager di turno?
Se spesso, invece, fosse proprio il committente, il piccolo o grande brand di turno, dopo tante promesse del tipo ”TRANQUILLO”, ti forniremo tutto il materiale necessario”, “nomineremo una risorsa interna che farà da referente e ti manderà qualsiasi contenuto praticamente-in-tempo-reale”, a diventare sempre meno collaborativo e partecipativo?!
Ripeti con me: Il Social Media Marketing si fa almeno in due!
Come pensi che possa venirti in aiuto il Social Media Marketing se non fai nulla per la tua strategia di Marketing Off Line?
Uno degli aspetti cruciali e determinanti in una social media strategy e per il Social Media Marketing che si rispetti sono proprio i CONTENUTI:
Non mi stancherò mai di ripeterlo..
Originali, unici, in grado di comunicare in modo autentico il brand. Alzi la mano chi di Voi fornisce tutto questo materiale al proprio Social Media Manager… Quanti di Voi possono veramente considerare i contenuti trasferiti (sempre se li trasferite) unici e in grado di comunicare in modo autentico, chiaro ed unico il vostro brand?
Se l’azienda non partecipa nella creazione degli stessi, diventa una inutile caccia all’aforisma, alla notizia del giorno e ai contenuti riempitivi che difficilmente porteranno risultati. Anzi non li porteranno!
Come scrive la Fonte ufficiale di questo articolo: La sindrome da promesse di matrimonio e i risultati che non arrivano. Cit. Veronica Gentili
Ecco cosa succede spesso, spessissimo: Ci si conosce, si crea del feeling, si presenta un preventivo e si fanno grandi promesse del tipo, ”Faremo Cose Incredibili insieme, Abbiamo Materiale e contenuti per fare una GUERRA”, si nominano referenti interni vari per il reperimento dei materiali e i contatti diretti con l’agenzia/professionista di turno (che nel caso di micro-imprese si traduce in un contatto diretto con il capo, la segretaria o uno dei dipendenti) e poi…non si sa bene cosa succeda.
Anzi ecco cosa succede:
Dopo promesse di vario tipo e di sogni fantastici, la quotidianeità si rivela totalmente diversa, tutto il materiale che sarebbe dovuto arrivare inizia a latitare, quei famosi articoli che dovevamo scrivere almeno una volta a settimana si perdono nell’etere, quei dipendenti o titolari che si erano dichiarati disposti a fare delle mini-video-pillole sono apparsi in prima serata su ”CHI L’HA VISTO” e magari, due giorni dopo sei venuto a sapere di un evento a cui il brand ha partecipato per vie traverse.
Con i brand più grandi può non essere un problema poiché hanno abbastanza budget da poter delegare esternamente la creazione di tutti i contenuti ritenuti importanti (anche lì, resta comunque fondamentale l’approvazione, l’aggiornamento ed il feedback continuo di un referente interno), ma per le attività medio-piccole, che sono la maggior parte, spesso lo è.
Perchè se rappresenti una attivià locale e non mi dai (per tempo!) materiale per raccontare le novità appena arrivate (non 3 settimane dopo), gli eventi che si sono svolti, la filosofia del negozio, le persone che ne sono l’anima, è un problema;
Se rappresenti un ente di formazione il cui tratto distintivo sono i docenti e la qualità dei corsi e non mi fornisci pillole di contenuti (che solo TU e i docenti potete conoscere, il Social Media Specialist difficilmente può), articoli, che facciano emergere proprio questo, la vedo dura riuscire ad avere dei risultati; E non è colpa de Il Social Media Marketing o del con me sto Facebook non funziona.
Dopo poco, il Social Media Manager o agenzia di turno si troverà frustrato, con un sacco di tempo perso a sollecitare c-o-n-t-i-n-u-a-t-i-v-a-m-e-n-t-e il committente con idee cadute nel vuoto e richieste di materiali mai ricevuti ed il committente si sveglierà un giorno con l’idea che “mah, questa agenzia, questo social media manager, questo Facebook non mi sembra stia facendo un gran lavoro…”, non avendo ben chiaro che QUESTO GRAN LAVORO, Il Social Media Marketing, SI FA IN DUE almeno, sennò non funziona.
Vedi, caro imprenditore o responsabile del reparto marketing, il nostro è un lavoro certosino, analitico, di studio continuo, tutto finalizzato al riuscire a raccontare il tuo brand in modo fedele, facendone emergere punti di forza e peculiarità, dando loro una forma variabile a seconda dei tuoi obiettivi di business, siano essi di brand awareness, customer retention, lead generation, vendita, eccetera. Ma sei tu l’azienda, non noi. Sei tu che devi sapere cosa funziona e cosa no, sei tu che devi avere ben chiara quale è la tua proposta unica, la tua USP – Unique Selling Proposition non il Social Media Manager.
Ognuno di noi (ed i nostri clienti, soprattutto) è ogni giorno sempre più bombardato da messaggi, immagini, aziende che cercano di catturarne l’attenzione. Scoprire qual’ è la nostra proposizione di valore, i nostri punti di forza e raccontarli costantemente in modo originale è la sola e unica strada che abbiamo per diversificarci, per creare una base fan profilata e attiva, per raggiungere i nostri obiettivi (prova a fare una campagna di lead generation su Facebook parlando di “azienda leader del settore” “azienda giovane e dinamica” e “ottimo rapporto qualità/prezzo” e poi fammi sapere quanto converte).
Semplicemente, due o tre fotine a settimana non bastano più (se è mai fossero bastate anche prima).
Ricorda che senza il contributo essenziale di chi conosce il brand, lo vive e lo respira ogni giorno, diventa impossibile fare un buon lavoro, anche al Social Media Specialist più bravo.
Rifletti un attimo con me:
Spesso ci vengono richieste analisi sulle attività che svolgono team interni o altri Social Media Manager o agenzie esterne; prendiamo questo tipo di lavoro con grande serietà e attenzione, poiché criticare il lavoro dei colleghi è maledettamente facile, possiamo trovare magagne a chiunque, anche al Social Media Specialist più in gamba, capire invece se effettivamente avrebbero potuto fare meglio e in che modo, mettendo da parte la voglia di affossare il prossimo o il collega di turno, mi fa sentire decisamente in pace con il mondo.
Non è raro che, dopo un’attenta analisi, ci rendiamo conto che in realtà questi poveri colleghi fanno il meglio che possono con il magro materiale che hanno; e ti renderai conto di certo che non puoi fare post super-creativi se non hai il budget per farli, né campagne iper-performanti se il budget destinato alla pubblicità sui social è di 1000 lire al mese.
Così come non funzioneranno quelle campagne dove la grafica fornita dal cliente sembra uscita da un raptus di un alcolista anonimo, nè tantomeno ci si potrà lanciare in mirabolanti progetti di storytelling quando l’unica cosa che ti è stata data sono un paio di video di presentazione dell’azienda datati luglio 2008.
Cominci a capire cosa intendo?
Ricorda sempre, come imprenditore o manager: il Social Media Marketing fatto bene si fa almeno in due.
E se non metti in condizione il tuo Social Media Manager/agency di lavorare al meglio, che la tua azienda sia piccola o grande, non ti stupire dei pochi risultati che avrai.
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Fonte Ufficiale: Veronica Gentili